SERATA FINALE: premiazione, proiezioni e musica!

SERATA FINALE

10 settembre 2013

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Giunge al termine la terza di Terre di Cinema con una serata di chiusura particolarmente partecipata.

Guy Raz - Cinematography Masterclass
Condorelli assieme a Guy Raz durante una masterclass

Il direttore artistico Vincenzo Condorelli è il primo a prendere la parola  “Sono particolarmente felice che gli studenti del Cinecampus abbiano saputo lavorare in team internazionali condividendo background e conoscenze differenti con l’intensità e la dedizione necessarie per realizzare i loro cortometraggi. Voglio ringraziare molto anche Forza d’Agrò tutta, che ha accolto e partecipato al festival con grande entusiasmo

Dichiara il vincitore di questa edizione per la sezione competitiva New Cinematographers, dedicata ai direttori della fotografia europei che si sono affermati a livello internazionale in questo mestiere.

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Krum Rodriguez

Gli allievi hanno assegnato il premio Terre di Cinema al bulgaro Krum Rodriguez come il miglior direttore della fotografia di questa edizione. Classe 1977, Rodriguez ha già ottenuto numerosi riconoscimenti internazionali fra cui il prestigioso Golden Tadpole al Camerimage 2005 per Before life, after death diretto da Drago Sholev. A Terre di Cinema ha presentato il film The color of the Chameleon (Bulgaria, 2012) di Emil Christov di cui ha firmato la fotografia.

Non solo il film ma anche la masterclass tenuta dal giovane direttore della fotografia ha convinto gli alunni che lo hanno scelto anche attraverso lo studio dei suoi lavori precedenti.

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Laura Delli Colli, Vincenzo Condorelli e Pietro Di Miceli

Condorelli invita poi sul palco Laura Delli Colli, presidente del Sindacato Nazionale Giornalisti Cinematografici Italiani (SNGCI) e figlia del maestro Franco Delli Colli, e Pietro Di Miceli, responsabile della Sicilia Film Commission che ha selezionato Terre di Cinema nell’ambito del programma dell’Assessorato al Turismo, Sport e Spettacolo “Sensi Contemporanei – La Sicilia in sala 2013”. La Delli Colli e Di Miceli si sono detti entusiasti del Festival e speranzosi che possa crescere sempre di più.

A parlare anche Geert Genbrugge, uno dei docenti provenienti dalla NARAFI – LUCA School of Arts, la più antica scuola pubblica di cinema del Belgio, per supervisionare gli alunni del Cinecampus di Terre di Cinema. Uno scroscio di risate e applausi hanno accolto le sue parole “ Ci sono tre motivi per cui il Belgio è unito alla Sicilia” afferma sorridendo “La prima è che Giulio Cesare ci conquistò nel 57 AC e vi rimase per quattro secoli, la seconda è Paola Ruffo di Calabria che è stata regina del Belgio e la terza è Vincenzo Condorelli con Terre di Cinema!” E continua: “Questa esperienza è stata davvero bellissima, sono venuto per insegnare ma sono io che torno in Belgio pensando a quante cose ho imparato durante questi giorni” E  per concludere afferma:

Gaert Gembrugge e Krum Rodriguez, guests of Terre di cinema
Gaert Genbrugge e Krum Rodriguez

Quando osservo i ragazzi lavorare vedo con quanta concentrazione e fatica costruiscono ogni singola inquadratura e ogni singola parte del loro lavoro. Mi sembrano degli studenti di pianoforte agli inizi, che premono ogni singolo tasto dello strumento  con la massima attenzione. Ma poi da queste singole note ne esce una melodia, ed è quella che vedrete questa sera

Il direttore Condorelli ci ha tenuto a ringraziare ad uno ad uno i membri del nutrito staff chiamandoli a uno a uno accanto a sé: dal coordinatore del Cinecampus Giacomo La Monaca, al fonico Gabriele di Maio, all’organizzatrice Ida Panzera tutti hanno ricevuto moltissimi applausi.

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Geert Genbrugge mentre parla a tutto lo staff radunato attorno al direttore e ideatore di Terre di Cinema Vincenzo Condorelli

Il pubblico che ha affollato il cortile del convento agostiniano sede delle attività ha poi potuto vedere gli otto lavori prodotti dai team internazionali che si sono formati durante il Cinecampus. I lavori si ispirano ai grandi classici cinematografici che sono stati girati nel territorio e sono liberamente tratti dal libro “Il cinema sopra Taormina” curato da N. Panzera. Particolare l’emozione del pubblico anche perché alcuni fra loro hanno direttamente partecipato come attori!

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Un’immagine delle riprese di “Thoughts -Pensieri”

Tratto da un film di Jan Negulesco, Jessica (1961) il cortometraggio Thoughts – Pensieri di Eilat Ben-Eylahu con la direzione fotografica di Giuseppe Basile Rodriguez è stato girato a Forza d’Agrò.

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Una foto dalle location di “Out of Blue”

The good father di Iván López con la fotografia del belga Wilson Genard Verstreken ha come padrino cinematografico Francis Ford Coppola e le location sono nuovamente le vie di Forza D’Agrò.

Sílvia Trullén ha invece tratto la sua ispirazione da Le Grand Bleu (1988)di Luc Besson. Il cortometraggio Out of the Blue ha avuto Taormina come scenografia fotografata da Andrea Josè Di Pasquale.

L’israeliana Talya Kadosh ha girato nel Castello di Sant’Alessio ispirandosi al film di Joseph Losey Modesty Blaise (1966). Il suo Modesty on Vacation ha avuto Lorenzo Caproni come direttore della fotografia.

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Un’immagine durante la lavorazione di “Anna”

Girato a Taormina il corto di Ellie Joseph Anna con la fotografia di Gabriele De Palo è ispirato invece a L’Avventura (1960) di Michelangelo Antonioni.

Alon Sahar  ha girato Fuori Campo nel parco Parco Fluviale dell’Alcantara  traendo spunto da Virilità (1988) di Paolo Cavara. Il direttore della fotografia è stato Kanter Constandse.

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Un’immagine delle riprese di “Modesty on vacation”

Per il cortometraggio Il Fantasma della Chiesa, diretto da Roni Kahana con la fotografia di Antonio Paolucci e girato all’Abbazia SS. Pietro e Paolo d’Agrò la troupe si è nuovamente ispirata a L’Avventura.

Just a Coffee di Lee Nechushtan ha la fotografia di Federico Spiazzi e ha nuovamente il Padrino di Francis Ford Coppola come punto di riferimento. La location è Savoca.

A concludere la serata ben due concerti. Ad aprire la serata il cantautore francese Sandro Joyeux, voce prodigio  tra i 10 ed i 14 anni, che  ha intrecciato arpeggi dal sapore africano a ritmiche sincopate.  E i  messinesi Big Mimma, quartetto  nato nel 2010, si contraddistingue per un rock che mescola le influenze del mediterraneo.

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Sandro Joyeux
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Il cantante dei Big Mimma
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